Al contrario delle ultime volte che son stato a Madrid, questa volta ho deciso (mio malgrado, non essendoci alternativa) di prendere il volo facendo scalo a Milano, tralasciamo il new style di Linate appena aperto dopo il restiling ma agli occhi dei più sempre uguale, il volo per Madrid è stato ottimo sotto tutti i punti di vista, a parte il piccolo aneddoto che voglio raccontarvi e che ha visto coinvolto uno dei miei compagni di viaggio.

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La puerta del Sol

Avete presente quando le assistenti di voli ci illustrano le procedure di sicurezza in caso (meglio non pronunciare quella parola) di emergenza? Durante questa procedura il mio compagno, distratto dalle parole crociate chiedeva aiuto agli altri in quanto in evidente difficoltà con il quattro verticale, io con la coda dell’occhio vedevo e sentivo l’hostess contrariata da tutto ciò, ma mai avrei pensato che si avvicinasse e che apostrofasse il mio compagno come un buzzurro non curante del lavoro altrui e che in caso di emergenza quelle procedura avrebbero potuto salvargli la vita e che lei era una persona non un manichino! Tutti ridevano per la scena, ma sapete qual è stata la cosa più esilarante? No? Se l’ha presa con la persona sbagliata!! (lui seguiva attentamente le procedure), mentre il vero responsabile rideva di gusto!

Una volta arrivato a Madrid mi ha incuriosito molto il racconto del nostro autista che mentre ci accompagnava in hotel mi raccontava di come hanno quasi del tutto abbattuto il Vicente Calderon ( per i non amanti del calcio magari non dirà nulla, ma è uno stadio mitico dove una delle due squadre di Madrid e precisamente L’Atletico, ha giocato dal 1961), la particolarità di questo stadio è che l’autostrada passava ( e passa tutt’ora) sotto la tribuna coperta. Javier ( l’autista) mi diceva che tutto il quartiere era in rivolta in quanto gli operai lavorano sempre 24 ore al giorno  per la demolizione dello stadio, ma soprattutto nessuno voleva un nuovo centro commerciale e residenziale al posto di quel monumento allo sport proprio sulle rive del Manzanares ( il fiume che bagna Madrid), per la cronaca la nuova casa dell’Atletico Madrid sarà lo stadio Wanda Metropolitano catalogato come struttura a 5 stella dalla FIFA.

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Calle de Preciados

Per il mio soggiorno a Madrid ho scelto ( ma in realtà anche il gruppo dello scorso anno avevo portato li) l’hotel Moderno una bellissima struttura all’interno di un palazzo d’epoca con un ottimo rapporto qualità prezzo proprio sulla Puerta del Sol, luogo simbolo di Madrid dove al centro della piazza si ha il km zero e da dove si calcolano tutte le distanze in km della Spagna, la Puerta è famosa anche perché è il luogo che ospita  la statua con il simbolo di Madrid, l’orso che mangia il corbezzolo e dove durante il periodo natalizio c’è il grande albero di Natale tanto caro ai Madrileni, in tutti i periodi dell’anno pullula di gente festante che riempie la piazza , quest’anno ho notato una differenza rispetto alle altre volte, quest’anno c’erano veramente  tantissime maschere ( avete presente quelle con cui ti fermi e fai una foto?) de “La casa di carta” per intenderci quei personaggi con la tuta rossa e la maschera del pittore Salvador  Dali’ ne ho veramente visto tantissimi, una foto l’ho fatta anche io.

Soggiornando al centro di Madrid non si può non visitare la Plaza Mayor, la centralissima piazza quadra circondata dai portici e dai mercatini di Natale, accanto alla Plaza vi consiglio di visitare il Mercado di San Miguel, una sorta di mercato coperto dove si può gustare tutto lo street food in salsa Spagnola, certo i prezzi non sono proprio economici, 4 gambas fritti( code di gamberi) 6€ ma vale la pena investire 12€ per un vino tinto y tapas, ottime, mangiate in piedi alla Madrilena davanti al bancone facendo una bella chiacchierata e sputando in terra i noccioli delle olive, d’altronde a Madrid quando entrate in un locale, più è sporco in terra più è frequentato.

Continuando la passeggiata nel centro di Madrid non ho potuto non fare a meno di notare tantissimi musei, non mi riferisco al Prado, ma ai musei del Jamon! Il Jamon che in Spagna, ed a Madrid in particolare è considerato un prodotto di alta cucina, in tutte le strade potrete incontrare un museo del Jamon, ed entrando in questi negozi assaporerete il gusto di questo “prosciutto crudo” servito con cerveza y bocadillo (birra e panino) una prelibatezza per il palato.

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Il Museo del Jamon

Continuando la passeggiata per le “calles” di Madrid mi sono imbattuto in una fila chilometrica, la cosa mi ha incuriosito parecchio in quanto il centro era stracolmo di gente che faceva shopping, passeggiava prendeva aperitivi soprattutto nella zona della Corte Ingles (catena di centri commerciali molto diffusa in spagna), ho provato a capire dove andasse tutta quella gente in fila ed ho camminato, camminato, camminato fino ad arrivare alla sorgente della fila il negocio de Doña Ma؜ñolita ovvero un negozio dove vendono biglietti della lotteria! la Loteria de Navidad ( La lotteria di Natale), è un evento molto popolare, che viene seguito in televisione da milioni e milioni di spagnoli ed è per questo che nelle settimane precedenti al sorteggio, sono davvero tantissimi gli spagnoli che acquistano il “decimo” della lotteria. Sono in pochi a non partecipare a questa tradizione popolare.

Ogni 22 dicembre, il Sorteo Extraordinario de Navidad ripartisce oltre 2 miliardi di euro in premi di diversa taglia. Il premio più grande, conosciuto come el Gordo, (“il grosso”), divide premi del valore di 400.000 euro per ogni decimo.

Andare a Madrid e non visitare il palazzo reale, Plaza de España e il museo del Prado sarebbe come andare a Roma e non vedere il Papa!

Una passeggiata nella via principale di Madrid la Calle de la Gran via ti fa godere appieno di un’atmosfera unica che solo le città latine trasmettono, ma questa volta Madrid l’ho visitata per un evento particolare, la finale di coppa Davis di Tennis che si è svolta presso la Caja Magica un complesso sportivo in periferia ma raggiungibile tranquillamente anche in taxi (molto economici a Madrid, dal centro all’aeroporto di Barajas circa 28€) nella zono di Usura e costruito per supportare la candidatura di Madrid per Olimpiadi del 2016 ( poi vinte da Rio de Janeiro), come dicevo visitare una città per un grande avvenimento sportivo è una sensazione elettrizzante, vivere il turismo sportivo confrontarsi con persone di altre nazionalità ma che condividono la tua passione ti arricchisce tanto, ed il tennis ti porta conoscere tanta gente, vedere così tante nazionalità tutte sotto lo stesso tetto (all’interno la Caja Magica ospita tre stadi) è un’ottima esperienza, ve lo consiglio!

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La Caja Magica

Riparto da Madrid sentendomi fiero di questo viaggio sportivo ma che mi ha dato modo di conoscere anche delle realtà che normalmente non vedi nella prima visita ad una città, a volte mi chiedo durante i miei viaggi come sia possibile che vedere un posto nuovo ti arricchisca così tanto e ti riempia di energia positiva per il proseguo della vita, poi penso e dico viaggiare è questo, in fondo ogni lungo viaggio inizia sempre con un piccolo passo.

Hola Madrid!

Al contrario delle ultime volte che son stato a Madrid, questa volta ho deciso (mio malgrado, non essendoci alternativa) di prendere il volo facendo scalo a Milano, tralasciamo il new style di Linate appena aperto dopo il restiling ma agli occhi dei più sempre uguale, il volo per Madrid è stato ottimo sotto tutti i punti di vista, a parte il piccolo aneddoto che voglio raccontarvi e che ha visto coinvolto uno dei miei compagni di viaggio.

20191118_144733

La puerta del Sol

Avete presente quando le assistenti di voli ci illustrano le procedure di sicurezza in caso (meglio non pronunciare quella parola) di emergenza? Durante questa procedura il mio compagno, distratto dalle parole crociate chiedeva aiuto agli altri in quanto in evidente difficoltà con il quattro verticale, io con la coda dell’occhio vedevo e sentivo l’hostess contrariata da tutto ciò, ma mai avrei pensato che si avvicinasse e che apostrofasse il mio compagno come un buzzurro non curante del lavoro altrui e che in caso di emergenza quelle procedura avrebbero potuto salvargli la vita e che lei era una persona non un manichino! Tutti ridevano per la scena, ma sapete qual è stata la cosa più esilarante? No? Se l’ha presa con la persona sbagliata!! (lui seguiva attentamente le procedure), mentre il vero responsabile rideva di gusto!

Una volta arrivato a Madrid mi ha incuriosito molto il racconto del nostro autista che mentre ci accompagnava in hotel mi raccontava di come hanno quasi del tutto abbattuto il Vicente Calderon ( per i non amanti del calcio magari non dirà nulla, ma è uno stadio mitico dove una delle due squadre di Madrid e precisamente L’Atletico, ha giocato dal 1961), la particolarità di questo stadio è che l’autostrada passava ( e passa tutt’ora) sotto la tribuna coperta. Javier ( l’autista) mi diceva che tutto il quartiere era in rivolta in quanto gli operai lavorano sempre 24 ore al giorno  per la demolizione dello stadio, ma soprattutto nessuno voleva un nuovo centro commerciale e residenziale al posto di quel monumento allo sport proprio sulle rive del Manzanares ( il fiume che bagna Madrid), per la cronaca la nuova casa dell’Atletico Madrid sarà lo stadio Wanda Metropolitano catalogato come struttura a 5 stella dalla FIFA.

20191119_181026

Calle de Preciados

Per il mio soggiorno a Madrid ho scelto ( ma in realtà anche il gruppo dello scorso anno avevo portato li) l’hotel Moderno una bellissima struttura all’interno di un palazzo d’epoca con un ottimo rapporto qualità prezzo proprio sulla Puerta del Sol, luogo simbolo di Madrid dove al centro della piazza si ha il km zero e da dove si calcolano tutte le distanze in km della Spagna, la Puerta è famosa anche perché è il luogo che ospita  la statua con il simbolo di Madrid, l’orso che mangia il corbezzolo e dove durante il periodo natalizio c’è il grande albero di Natale tanto caro ai Madrileni, in tutti i periodi dell’anno pullula di gente festante che riempie la piazza , quest’anno ho notato una differenza rispetto alle altre volte, quest’anno c’erano veramente  tantissime maschere ( avete presente quelle con cui ti fermi e fai una foto?) de “La casa di carta” per intenderci quei personaggi con la tuta rossa e la maschera del pittore Salvador  Dali’ ne ho veramente visto tantissimi, una foto l’ho fatta anche io.

Soggiornando al centro di Madrid non si può non visitare la Plaza Mayor, la centralissima piazza quadra circondata dai portici e dai mercatini di Natale, accanto alla Plaza vi consiglio di visitare il Mercado di San Miguel, una sorta di mercato coperto dove si può gustare tutto lo street food in salsa Spagnola, certo i prezzi non sono proprio economici, 4 gambas fritti( code di gamberi) 6€ ma vale la pena investire 12€ per un vino tinto y tapas, ottime, mangiate in piedi alla Madrilena davanti al bancone facendo una bella chiacchierata e sputando in terra i noccioli delle olive, d’altronde a Madrid quando entrate in un locale, più è sporco in terra più è frequentato.

Continuando la passeggiata nel centro di Madrid non ho potuto non fare a meno di notare tantissimi musei, non mi riferisco al Prado, ma ai musei del Jamon! Il Jamon che in Spagna, ed a Madrid in particolare è considerato un prodotto di alta cucina, in tutte le strade potrete incontrare un museo del Jamon, ed entrando in questi negozi assaporerete il gusto di questo “prosciutto crudo” servito con cerveza y bocadillo (birra e panino) una prelibatezza per il palato.

20191119_112506

Il Museo del Jamon

Continuando la passeggiata per le “calles” di Madrid mi sono imbattuto in una fila chilometrica, la cosa mi ha incuriosito parecchio in quanto il centro era stracolmo di gente che faceva shopping, passeggiava prendeva aperitivi soprattutto nella zona della Corte Ingles (catena di centri commerciali molto diffusa in spagna), ho provato a capire dove andasse tutta quella gente in fila ed ho camminato, camminato, camminato fino ad arrivare alla sorgente della fila il negocio de Doña Ma؜ñolita ovvero un negozio dove vendono biglietti della lotteria! la Loteria de Navidad ( La lotteria di Natale), è un evento molto popolare, che viene seguito in televisione da milioni e milioni di spagnoli ed è per questo che nelle settimane precedenti al sorteggio, sono davvero tantissimi gli spagnoli che acquistano il “decimo” della lotteria. Sono in pochi a non partecipare a questa tradizione popolare.

Ogni 22 dicembre, il Sorteo Extraordinario de Navidad ripartisce oltre 2 miliardi di euro in premi di diversa taglia. Il premio più grande, conosciuto come el Gordo, (“il grosso”), divide premi del valore di 400.000 euro per ogni decimo.

Andare a Madrid e non visitare il palazzo reale, Plaza de España e il museo del Prado sarebbe come andare a Roma e non vedere il Papa!

Una passeggiata nella via principale di Madrid la Calle de la Gran via ti fa godere appieno di un’atmosfera unica che solo le città latine trasmettono, ma questa volta Madrid l’ho visitata per un evento particolare, la finale di coppa Davis di Tennis che si è svolta presso la Caja Magica un complesso sportivo in periferia ma raggiungibile tranquillamente anche in taxi (molto economici a Madrid, dal centro all’aeroporto di Barajas circa 28€) nella zono di Usura e costruito per supportare la candidatura di Madrid per Olimpiadi del 2016 ( poi vinte da Rio de Janeiro), come dicevo visitare una città per un grande avvenimento sportivo è una sensazione elettrizzante, vivere il turismo sportivo confrontarsi con persone di altre nazionalità ma che condividono la tua passione ti arricchisce tanto, ed il tennis ti porta conoscere tanta gente, vedere così tante nazionalità tutte sotto lo stesso tetto (all’interno la Caja Magica ospita tre stadi) è un’ottima esperienza, ve lo consiglio!

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La Caja Magica

Riparto da Madrid sentendomi fiero di questo viaggio sportivo ma che mi ha dato modo di conoscere anche delle realtà che normalmente non vedi nella prima visita ad una città, a volte mi chiedo durante i miei viaggi come sia possibile che vedere un posto nuovo ti arricchisca così tanto e ti riempia di energia positiva per il proseguo della vita, poi penso e dico viaggiare è questo, in fondo ogni lungo viaggio inizia sempre con un piccolo passo.

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